Civet

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Civet (gastronomia))
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando il gruppo musicale, vedi Civet (gruppo musicale).
Civet
Civet de marcassin o civet di cinghialetto
Origini
Luogo d'origineBandiera della Francia Francia
Dettagli
Categoriapiatto unico

Un civet è un ragù preparato con cipolla e altri bulbi commestibili da preparare con il vino rosso; corrisponde allo stufato italiano.

Non si sa se la parola sia di origine occitana o francese. Il termine deriva da cive e civette (erba cipollina) e significherebbe: "piatto preparato con cipolle e cipollotti". Il termine cive viene dal latino caepatum, (da caepa, cioè cipolla).

Conviene precisare che la selvaggina richiede una marinatura preventiva per togliere l'asprezza tipica delle carni di animali selvatici. Mettere in casseruola un congruo quantitativo di burro, farlo sciogliere e aggiungere fette di cipolla, una foglia di lauro, uno spicchio d'aglio e dei chiodi di garofano. Quando aglio e cipolla imbiondiscono, togliere l'aglio, aggiungere un paio di cucchiai di farina bianca, mescolare rapidamente affinché si amalgami, aggiungere due bicchieri di vino rosso e un bicchiere di brodo di carne; far ridurre l'insieme a poco più della metà, salare e pepare, poi aggiungere la carne e far cuocere a fuoco non vivace, mescolando di quando in quando.[1] I tempi di cottura variano a seconda del tipo di carne e delle dimensioni dei tagli o pezzi della medesima.

Vi sono varianti a questa ricetta, a seconda della carne che si cuoce. Le verdure che si possono aggiungere sono carote (tagliate in tocchetti), pezzetti di sedano e altre verdure aromatizzanti.

Esempi di civet

[modifica | modifica wikitesto]
  • Civet de lièvre (stufato di lepre)
  • Civet de zourites (stufato di polpo alla maniera di Riunione)
  • Civet de lapin (stufato di coniglio)
  • Civet de chevreuil (stufato di capriolo)
  • Civet de langoustines (stufato di scampi)
  • Civet de cerf (stufato di cervo)

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Il cuoco piemontese, Sala bolognese, Forni editore, p. 181

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cucina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Cucina