Salvatore Baccaro: differenze tra le versioni

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Biografia
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== Biografia ==
== Biografia ==
[[Molise|Molisano]] di [[Roccamandolfi]], in [[provincia di Isernia]], si trasferisce da ragazzo a [[Roma]]. Esercitando l'attività di fioraio ambulante nei pressi dei [[Stabilimenti De Paolis|teatri di posa De Paolis]] di via Tiburtina, a Roma, venne notato e poi scritturato, alla fine degli anni sessanta, per il suo particolare aspetto fisico: deforme, tozzo, viso animalesco caratterizzato da fronte sporgente, naso schiacciato, mani dalle dita enormi. Era affetto da [[acromegalia]]. Tuttavia fu proprio il suo fisico, unito ad un'innegabile simpatia e ad un carattere buono e gentile ad aprirgli inaspettatamente le porte del cinema.
[[Molise|Molisano]] di [[Roccamandolfi]], in [[provincia di Isernia]], si trasferisce da ragazzo a [[Roma]]. Esercitando l'attività di fioraio ambulante nei pressi dei [[Stabilimenti De Paolis|teatri di posa De Paolis]] di via Tiburtina, a Roma, venne notato e poi scritturato, alla fine degli [[Anni Sessanta|anni sessanta]], per il suo particolare aspetto fisico: deforme, tozzo, viso animalesco caratterizzato da fronte sporgente, naso schiacciato, mani dalle dita enormi. Era affetto da [[acromegalia]]. Tuttavia fu proprio il suo fisico, unito ad un'innegabile simpatia e ad un carattere buono e gentile ad aprirgli inaspettatamente le porte del cinema.


Divenne in breve tempo un tipico caratterista, molto richiesto dal cinema italiano per ruoli comici o grotteschi: partecipò infatti ad oltre 80 film tra la fine degli anni sessanta ed i primi anni ottanta, recitando in parecchi lungometraggi della commedia erotica degli anni settanta e del genere western, in molti film di [[Franco e Ciccio]], nella serie di [[Pierino contro tutti|Pierino]] e anche in alcune pellicole di rilievo, tra cui ''[[Profondo rosso]]'' di [[Dario Argento]] (1975), dove interpreta un fruttivendolo, o in ''[[Terror! Il castello delle donne maledette]]'' (1973) di [[Dick Randall]], ''[[La bestia in calore]]'' (1977) di [[Luigi Batzella]] e ''[[Il tifoso, l'arbitro e il calciatore]]'' di [[Pier Francesco Pingitore]] (1983). L'ultimo film cui prese parte fu ''[[Dagobert]]'' di [[Dino Risi]], del 1984.
Divenne in breve tempo un tipico caratterista, molto richiesto dal cinema italiano per ruoli comici o grotteschi: partecipò infatti ad oltre 80 film tra la fine degli anni sessanta ed i primi [[Anni Ottanta|anni ottanta]], recitando in parecchi lungometraggi della [[commedia erotica]] degli [[Anni Settanta|anni settanta]] e del genere [[Western all'italiana|western]], in molti film di [[Franco e Ciccio]], nella serie di [[Pierino contro tutti|Pierino]] e anche in alcune pellicole di rilievo, tra cui ''[[Profondo rosso]]'' di [[Dario Argento]] (1975), dove interpreta un fruttivendolo, o in ''[[Terror! Il castello delle donne maledette]]'' (1973) di [[Dick Randall]]; ''[[La bestia in calore]]'' (1977) di [[Luigi Batzella]] e ''[[Il tifoso, l'arbitro e il calciatore]]'' di [[Pier Francesco Pingitore]] (1983). L'ultimo film cui prese parte fu ''[[Dagobert]]'' di [[Dino Risi]], del 1984.


Da quest'ultima apparizione cinematografica non si ebbero più notizie su di lui per quasi due decenni. Solamente nel 2004 suo fratello Armando, in un'intervista rilasciata a [[Marco Giusti]] nel corso della trasmissione televisiva ''[[Stracult]]'', ha rivelato la sua malattia deformante, l'acromegalia, e la sua morte, rimasta totalmente oscura alla cronaca e al pubblico, sopraggiunta il 18 dicembre 1984 a [[Novara]], all'età di 52 anni, dopo aver subito un infarto a causa di un intervento non riuscito alla tiroide.
Da quest'ultima apparizione cinematografica non si ebbero più notizie su di lui per quasi due decenni. Solamente nel 2004 suo fratello Armando, in un'intervista rilasciata a [[Marco Giusti]] nel corso della trasmissione televisiva ''[[Stracult]]'', ha rivelato la sua malattia deformante, l'acromegalia, e la sua morte, rimasta totalmente oscura alla cronaca e al pubblico, sopraggiunta il 18 dicembre 1984 a [[Novara]], all'età di 52 anni, dopo aver subito un infarto a causa di un intervento non riuscito alla tiroide.

Versione delle 11:12, 22 mag 2023

Salvatore Baccaro (a destra) con Pippo Franco nel film Il tifoso, l'arbitro e il calciatore

Salvatore Baccaro (Roccamandolfi, 22 febbraio 1932[1][2]Novara, 18 dicembre 1984[1][3]) è stato un attore italiano.

Biografia

Molisano di Roccamandolfi, in provincia di Isernia, si trasferisce da ragazzo a Roma. Esercitando l'attività di fioraio ambulante nei pressi dei teatri di posa De Paolis di via Tiburtina, a Roma, venne notato e poi scritturato, alla fine degli anni sessanta, per il suo particolare aspetto fisico: deforme, tozzo, viso animalesco caratterizzato da fronte sporgente, naso schiacciato, mani dalle dita enormi. Era affetto da acromegalia. Tuttavia fu proprio il suo fisico, unito ad un'innegabile simpatia e ad un carattere buono e gentile ad aprirgli inaspettatamente le porte del cinema.

Divenne in breve tempo un tipico caratterista, molto richiesto dal cinema italiano per ruoli comici o grotteschi: partecipò infatti ad oltre 80 film tra la fine degli anni sessanta ed i primi anni ottanta, recitando in parecchi lungometraggi della commedia erotica degli anni settanta e del genere western, in molti film di Franco e Ciccio, nella serie di Pierino e anche in alcune pellicole di rilievo, tra cui Profondo rosso di Dario Argento (1975), dove interpreta un fruttivendolo, o in Terror! Il castello delle donne maledette (1973) di Dick Randall; La bestia in calore (1977) di Luigi Batzella e Il tifoso, l'arbitro e il calciatore di Pier Francesco Pingitore (1983). L'ultimo film cui prese parte fu Dagobert di Dino Risi, del 1984.

Da quest'ultima apparizione cinematografica non si ebbero più notizie su di lui per quasi due decenni. Solamente nel 2004 suo fratello Armando, in un'intervista rilasciata a Marco Giusti nel corso della trasmissione televisiva Stracult, ha rivelato la sua malattia deformante, l'acromegalia, e la sua morte, rimasta totalmente oscura alla cronaca e al pubblico, sopraggiunta il 18 dicembre 1984 a Novara, all'età di 52 anni, dopo aver subito un infarto a causa di un intervento non riuscito alla tiroide.

Filmografia

Doppiatori

Note

  1. ^ a b Foto del loculo, su fbcdn. URL consultato il 20 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2021).
  2. ^ Cartello affisso a Roccamandolfi (JPG), su Francesco Raffaele.
  3. ^ Filmato audio Telemolise, Roccamandolfi ricorda l'attore Salvatore Baccaro, su YouTube, 26 dicembre 2014.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN11148207820200342076 · SBN DDSV281480 · WorldCat Identities (ENviaf-11148207820200342076